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Pediatria e adolescenza

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1 - Alimentazione

2 - Approccio psicologico e problemi dell’età evolutiva

3 - Autosvezzamento

4 - Diagnosi e trattamento delle patologie del rachide in età evolutiva (scoliosi, dorso curvo, problemi posturali

5 - Logopedia

6 - Omeopatia

7 - Osteopatia neonatale e pediatrica

8 - Recupero funzionale posturale 

9 - Riabilitazione piede piatto pronato

10 - Valutazione posturale con pedana stabilometrica

11 - Visite pediatriche e diagnostica ecografica

12 - Visite pediatriche, broncopneumologia, allergologia respiratoria e alimentare

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1 - Alimentazione 

 

Ciò che diamo da mangiare ai nostri figli condiziona in grande misura la loro salute e le loro abitudini alimentari per tutta la vita. In modo particolare, la nutrizione in età pediatrica, e soprattutto nel primo anno di vita, risulta essere strettamente correlata al futuro stato di salute dell’adulto.

Un altro momento fondamentale per l’acquisizione di corrette abitudini alimentari è poi rappresentato dall'adolescenza, età in cui le spinte individuali all'autonomia tendono più facilmente ad abbracciare mode alimentari e stili di vita non congrui, a scapito di impostazioni salutari.

Varie ricerche effettuate sulle abitudini alimentari in età pediatrica e adolescenziale rilevano l’adozione di regimi dietetici squilibrati dal punto di vista dei nutrimenti (eccesso di proteine animali e lipidi, scarso apporto di fibre), monotoni e ripartiti in modo errato durante la giornata.

È quindi molto importante fornire alle mamme un supporto adeguato nella gestione dell'alimentazione del bambino e precise indicazioni sugli stili alimentari corretti.

In questo modo, si potrà guidare il bambino attraverso un percorso che, partendo da pochi semplici gusti, lo aiuti a costruirsi una sensibilità alimentare e ad adottare uno stile di vita determinante per diventare un adulto sano.

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Dr.ssa Cristiana Ricciulli

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2 - Approccio psicologico e problemi dell’età evolutiva

 

L’adolescenza è un periodo della vita caratterizzato da profondi cambiamenti e per questo psicologicamente complesso e delicato. Si tratta infatti di un’epoca di perdite: dell’infanzia, delle illusioni, delle rassicuranti protezioni. In questa fase di disincanto i ragazzi si possono sentire confusi, ansiosi, tristi, intrappolati tra aspettative troppo elevate da una parte e mancanza di autostima dall’altra.

L’approccio psicologico può offrire un valido, seppure discreto, aiuto, sia per i ragazzi che per i genitori.

 

Supporto psicologico per il ragazzo in difficoltà

Un supporto psicologico breve e mirato può aiutare il ragazzo a maturare una maggiore consapevolezza delle emozioni che vive e a considerare altri punti di vista, consentendogli una maggiore libertà nelle scelte che si ritrova ad affrontare.

 

Tecniche di rilassamento e strategie di gestione delle emozioni

Sperimentare tecniche di rilassamento e strategie di gestione delle emozioni può rappresentare per un giovane un percorso formativo, preventivo e di cura per le manifestazioni somatiche dell’ansia e dello stress.

 

Percorso psicologico per i genitori

Un percorso psicologico rivolto alla coppia genitoriale può risultare utile non solo per la coppia stessa, ma anche, di riflesso, per l’intero sistema familiare.

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Dott.ssa Jlenia Frasca

Dott.ssa Nila Rossi

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3 - Svezzamento e autosvezzamento

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Con divezzamento (o svezzamento) si intende il periodo in cui nella dieta del lattante si inizia a ridurre il latte, sia materno che artificiale, sostituendolo con altri cibi, fino ad arrivare a trasferire al bambino le abitudini alimentari della famiglia di appartenenza.

L’introduzione dell’alimentazione complementare è una fase della crescita molto importante, sia per la famiglia che per il lattante, e può avere un ruolo significativo sulla salute futura del bambino.

È esperienza comune rilevare una disomogeneità nelle modalità di divezzamento. In particolare, alquanto differenti paiono essere i tempi di inizio e di introduzione degli alimenti, la tipologia degli alimenti proposti, le loro modalità di preparazione. Si passa infatti da chi propone l'assaggio di qualsivoglia alimento in qualsiasi momento, a chi segue un rigido e antico calendario di introduzione.

D’altro canto, l’introduzione di cibi solidi è una pratica assolutamente naturale che negli anni passati è stata troppo “medicalizzata” e che va invece pensata come una naturale attitudine del lattante.

L’autosvezzamento, infatti, si propone di fornire alcuni suggerimenti sulle modalità di svezzamento, cercando di demedicalizzare questo passaggio naturale della vita del bambino.

Un ruolo fondamentale dell’autosvezzamento sono i segnali che, mediamente a partire dal sesto mese, il bambino manda all’adulto e con cui manifesta in modo spontaneo di essere pronto a partecipare alla dieta della famiglia. In particolare:

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  • interesse per quello che mangiano gli altri membri della famiglia (ma attenzione, questo segnale non è sufficiente, se mancano quelli che seguono!);

  • perdita del riflesso di estrusione, cioè dello stimolo a sputare i cibi solidi perché le capacità motorie necessarie per deglutirli correttamente non sono ancora maturate;

  • capacità di stare seduto con la testa dritta;

  • capacità di afferrare con le mani un pezzetto di cibo.

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Il compito dell’adulto è quello di sapere leggere questi segnali e di accompagnare il bambino in questo percorso aiutandolo a essere sempre più autonomo. Così il piccolo vivrà un’esperienza attiva di scoperta del cibo e non sarà costretto a subire in modo passivo un’alimentazione verso la quale magari non nutre ancora particolare desiderio.

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Dr. Angelo Cigarini

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4 - Diagnosi e trattamento delle patologie del rachide in età evolutiva (scoliosi, dorso curvo, problemi posturali) 
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work in progess

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Dott.ssa Francesca Girasole

Dr.ssa Sara Lazzari

Dr.ssa Pieremilia Lusenti

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5 - Logopedia

 

Cos'è la logopedia

Il termine “logopedia” deriva dal greco logos, "discorso" e paideia "educazione".

La logopedia si occupa della prevenzione e del trattamento delle patologie del linguaggio e della comunicazione dell’età evolutiva, adulta e geriatrica.

L'attività del logopedista si rivolge pertanto all'educazione e rieducazione dei disturbi della voce, della parola, del linguaggio orale e scritto e degli handicap comunicativi.

 

A cosa serve

Il logopedista offre un utile supporto nella diagnosi di specifiche patologie dell’età evolutiva come disturbi nel linguaggio, nell’apprendimento e disfluenze (balbuzie), ponendosi come punto di riferimento nella loro rieducazione. Il trattamento logopedico si estende inoltre al campo della voce, con la rieducazione dei disturbi vocali da disfunzione e post intervento, e della neuropsicologia cognitiva, con diagnosi funzionali e programmi personalizzati.

 

Principali campi di applicazione

  • rieducazione tubarica in pazienti con otiti sieromucose ricorrenti o problemi di catarro tubarico, insufficienza tubarica

  • rieducazione miofunzionale, in pazienti con abitudini viziate (succhiamento del dito, onicofagia, bruxismo, ecc.), deglutizione scorretta e incompetenza labiale associate o meno a malocclusioni, problematiche odontoiatriche correlate a disordini neuromuscolari

  • rieducazione della voce in pazienti con disfonie di origine organica o disfunzionale, paralisi cordali, cordectomie, laringectomie parziali e totali

  • rieducazione logopedica specifica per professionisti della voce (attori, cantanti, ecc.)

  • trattamento della balbuzie, delle dislalie e dei disturbi dell’apprendimento e del linguaggio.

 

Come agisce

In collaborazione con il medico, il logopedista fa un bilancio delle capacità comunicative del paziente attraverso la valutazione dei dati clinici e dei disturbi tenendo conto delle modificazioni motorie, psicomotorie, cognitive e funzionali, dell’entità e significatività dei sintomi.

Il logopedista procede poi alla stesura del piano d'intervento riabilitativo, scegliendo le tecniche terapeutiche più consoni in base alla patologia, all’età e alla cultura del soggetto. Definiti i tempi e le modalità, l’operatore sanitario mette in atto il trattamento preoccupandosi della verifica continua delle risposte del paziente all’intervento riabilitativo.

 

Chi è il logopedista

Il logopedista è un operatore sanitario esperto in fisiopatologia della comunicazione. Il suo percorso formativo prevede un corso di laurea di 3 anni con frequenza obbligatoria e un tirocinio complessivo di 3000 ore. Il profilo professionale del logopedista è definito dal D.M. del Ministero della Sanità del 14 settembre 1994, n. 742.

 

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6 - Omeopatia

 

In quanto non ancora sottoposto a ripetuti trattamenti con farmaci di sintesi e dotato di un sistema di difesa immunitario molto sensibile agli stimoli, l'organismo del bambino presenta una reattività integra. Per questa ragione, l'omeopatia costituisce per i piccoli pazienti un valido supporto per ritrovare lo stato di salute, poiché aiuta l'organismo a sviluppare le proprie difese immunitarie e non ha gli effetti inibitori abitualmente prodotti dai farmaci convenzionali. I rimedi omeopatici infatti hanno un'azione dinamica, cioè non sopprimono i sintomi, non inibiscono la risposta immunitaria, ma stimolano l'organismo ad auto guarirsi.

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I rimedi omeopatici sono impiegati per risolvere vari tipi di disturbi:

  • deficit immunitari

  • infezioni croniche

  • otiti

  • riniti

  • sindrome influenzale, febbre

  • affezioni alla gola, tonsillite, faringite

  • sinusite

  • tosse

  • anemia, astenia, debolezza fisica

  • disturbi della calcificazione e della crescita

  • disturbi della dentizione

  • traumi, ematomi, contusioni

  • insonnia, difficoltà di addormentamento

  • enuresi

  • pollinosi, allergia, congiuntivite allergica

  • dermatiti allergiche e infiammatorie, pruriti

  • eritema da pannolino, arrossamenti

  • ferite, ustioni, ulcere

  • coliche gassose

  • disturbi intestinali

  • chinetosi, mal d'auto, mal di mare, mal d'aria

  • stipsi, costipazione

  • diarrea

  • emesi gravidica

  • preparazione al parto

  • ipogalattia e agalattia

 

Dr,ssa Cristina Corradini

Dr. Sigfrido Forcellini

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7 - Osteopatia neonatale e pediatrica

 

Per il suo carattere naturale, non invasivo e completamente privo di effetti collaterali, l’osteopatia rappresenta una medicina ideale per i piccoli pazienti.

La specializzazione pediatrica prevede trattamenti delicati adatti a tutte le fasi di crescita del bambino e dell’adolescenza, e ai disturbi che lo sviluppo può portare.

In età neonatale, il trattamento osteopatico aiuta a risolvere le disfunzioni che possono derivare dal trauma da parto e i disturbi che spesso si verificano a questa età come reflusso gastroesofageo, problemi nella nutrizione, insonnia, coliche gassose, difficoltà di suzione.

Grazie al suo mancato ricorso ai farmaci, l’osteopatia offre una valida alternativa alle terapie farmacologiche, spesso pesanti, cui sono sottoposti i più piccoli per disturbi ricorrenti come asma, otiti, infezioni alle vie respiratorie, recidive del sistema immunitario. Il trattamento osteopatico risulta inoltre molto efficace per lo sviluppo armonico della struttura muscolo-scheletrica. Rispetto a un corpo già sviluppato, infatti, l’organismo in formazione assimila in modo molto più rapido, approfondito e definitivo l’intervento terapeutico, con risultati spesso impensabili e notevoli miglioramenti nella vita da adulti.

 

A cosa serve l’osteopatia neonatale e pediatrica

Il principale obiettivo del trattamento osteopatico in età pediatrica è quello di stimolare la naturale predisposizione dell’organismo a instaurare meccanismi di riequilibrio e auto guarigione, oltre a rafforzare le difese naturali in un’età fisiologicamente più fragile e attaccabile dalle aggressioni.

Uno dei principali campi di applicazione dell’osteopatia pediatrica è il sistema muscolo-scheletrico. Il trattamento osteopatico risulta ideale per correggere le alterazioni o gli scompensi strutturali che si possono presentare fin dalla nascita, soprattutto in caso di parto difficoltoso. Un intervento tempestivo quando l’organismo è ancora in via di formazione può impedire che questi squilibri entrino a fare parte in modo definitivo delle struttura fisica, causando svariati generi di disturbi sia nella prima infanzia che successivamente.

Anche nei casi di scoliosi e cattive posture un trattamento osteopatico effettuato precocemente spesso riesce a bloccare l’evoluzione del disturbo. Oltre al sistema muscolo-scheletrico, l’osteopatia si rivolge anche ad altri apparati, come gli organi interni, il sistema immunitario, il sistema nervoso ed endocrino e tutti i massimi sistemi di auto regolazione corporea.

 

Principali campi di applicazione

  • patologie relative alla nascita prematura

  • trauma da parto

  • difficoltà di suzione nel neonato e problematiche di allattamento

  • disturbi del sonno

  • disturbi dell’apparato gastro-enterico come stipsi, rigurgiti neonatali, reflusso gastroesofageo, coliche gassose

  • intolleranze alimentari

  • squilibri del sistema immunitario

  • infezioni ricorrenti come otiti, riniti, faringiti, tonsilliti, adenoidi

  • problemi respiratori come asma, allergie, bronchiti ricorrenti

  • problemi urinari (enuresi notturna)

  • problemi di sviluppo come ritardo nello sviluppo fisico e intellettuale, disturbi del linguaggio

  • disturbi comportamentali come disturbi nell’apprendimento, dislessia, disgrafia, ipercinesia etc

  • bambini affetti da autismo o ADHD

  • patologie muscolo scheletriche dell'età evolutiva (piede piatto, scoliosi, ginocchio valgo etc) e loro conseguenze

  • problematiche masticatorie e di deglutizione

 

Come agisce

L’osteopatia opera attraverso un metodo dolce consistente in leggere e delicate manipolazioni. L’osteopata si basa su tale tecnica per fare diagnosi, trattare e prevenire i disturbi.

 

Diagnosi

La diagnosi osteopatica è rivolta a individuare quali sono le vere cause che hanno provocato i sintomi lamentati dal paziente. L’osteopata valuta le condizioni fisiche generali del bambino, dall’apparato scheletrico e muscolare all’aspetto neurologico e comportamentale. Osserva con estrema attenzione la simmetria strutturale del paziente, sia in posizione statica che in movimento. Dopo un accurato colloquio con il genitore e, nel caso l’età lo consenta, con il bambino, una visita approfondita delle varie parti del corpo permette di valutarne la qualità motoria e di identificare eventuali stati di tensione o restrizioni di mobilità fasciale.

 

Trattamento

Come per il trattamento sull’adulto, lo scopo del trattamento osteopatico è restituire una corretta mobilità alle diverse strutture del corpo, creando le condizioni affinché l’organismo possa trovare il proprio equilibrio e dunque lo stato di salute.

Si avvale di una serie di tecniche manipolative specifiche per l’età pediatrica che possono essere applicate a segmenti scheletrici, articolazioni, cranio, organi interni, fasce muscolari. La maggior parte delle tecniche utilizzate è finalizzata all’attenuazione delle contrazioni presenti nei muscoli e nei tessuti molli allo scopo di ridurre il disturbo, correggere i disequilibri strutturali  e meccanici, ridurre le alterazioni patologiche. Per il suo carattere estremamente delicato, questo tipo di terapia tende a indurre nel bambino uno stato di progressivo rilassamento, facendo sì che il ciclo di sedute venga accolto spesso in modo molto positivo dai piccoli pazienti.

 

Prevenzione

Uno degli obiettivi principali del trattamento osteopatico pediatrico è mettere l’organismo del bambino nelle condizioni di sfruttare al meglio i propri fenomeni di autoregolamentazione, permettendogli di reagire e difendersi dalle aggressioni.

Inoltre, migliorando e correggendo precocemente eventuali predisposizioni a paramorfismi o disformismi, l'osteopata permette di prevenire molti disturbi che possono subentrare successivamente come piattismo di piedi, scoliosi, difetti di masticazione.

 

Dr.ssa Sara Ricciardi

D.O. Annalisa Tirelli

D.O. Giovanni Torcianti

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8 - Recupero funzionale posturale

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Ginnastica correttiva

È una ginnastica di prevenzione e correzione di atteggiamenti e patologie dell’apparato osteo-articolare e locomotore. Consiste nel recupero di posture corrette attraverso un programma di esercizi personalizzati. Il suo intento è migliorare e correggere i paramorfismi, ovvero le alterazioni di sviluppo e assestamento strutturale, acquisiti e non congeniti.

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Metodo Canali

Il Canali Postural Method® è un sistema di rieducazione posturale che ha il vantaggio di abbinare due momenti fondamentali: la valutazione e l’apprendimento.

Consente infatti di ottenere una valutazione completa del quadro posturale, che collega i blocchi con i compensi e questi ultimi con i sovraccarichi e le asimmetrie, identificando così le reali cause scatenanti delle disfunzioni e i disturbi futuri che ne possono scaturire.

Su questa base, viene impostato un percorso di rieducazione posturale per fare in modo che l’organismo possa cercare in modo spontaneo e non forzato le proprie curve fisiologiche e le posizioni corrette, unica condizione per poterle mantenere nel tempo.

Tramite l’apprendimento, si evita che, una volta terminato il ciclo di ginnastica posturale o rimosso il supporto esterno, come il busto, il plantare o l’apparecchio ortodontico, la situazione ritorni come prima. Si aiuterà così il bambino o l’adolescente a crescere in armonia con lo sviluppo della propria forza, sensibilizzando le sue capacità motorie e riducendo i compensi che possono alterare il suo equilibrio.

 

Dott. Francesca Girasole

Dott. Ruggero Silingardi Seligardi

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9 - Riabilitazione piede piatto pronato

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Si parla di piatto pronato quando il piede è caratterizzato da un’arcata plantare ridotta, rispetto alla forma fisiologicamente corretta, e alla conseguente spinta verso l’esterno del tallone.

La riabilitazione del piede piatto pronato serve a stimolare il piede attraverso vari esercizi e percorsi specifici a seconda dell’età del bambino.

Si tratta di esercizi molto semplici e proposti sotto forma di gioco, che sollecitano le reazioni propriocettive del piede, migliorando il tono dei muscoli cavizzanti (peroneo lungo e corto, tibiale posteriore e flessori delle dita e dell’alluce).

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Dott.ssa Francesca Girasole

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10 - Valutazione posturale con pedana stabilometrica

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Che cos’è la pedana stabilometrica

Uno strumento che permette di studiare la strategia posturale del paziente e quali movimenti egli debba compiere per mantenere l’equilibrio.

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Come funziona

Misura la posizione media del centro di gravità del corpo e i suoi piccoli movimenti di aggiustamento. Tramite appositi test standardizzati e l’elaborazione informatica di tali dati, viene anche quantificato il contributo delle varie componenti del sistema posturale: vestibolare, visiva, propriocettiva, occlusiva e cervicale.

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A cosa serve

Per la diagnosi dei disturbi dell’equilibrio (vestibolopatie periferiche o centrali, disturbi cerebellari, lesioni corticali, disturbi dell’apparato visivo, malattie osteo-articolari).

Per monitorare le terapie riabilitative e farmacologiche (come indagine non invasiva indicata per valutare l’influenza di alcuni farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale).

In ambito medico-legale, per stabilire l’effettiva autenticità di disturbi riferibili a colpi di frusta cervicali o a altre cause. In fase riabilitativa, in relazione alle problematiche evidenziate dai test.

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Dott.ssa Francesca Girasole

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11 - Visite pediatriche e diagnostica ecografica

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work in progess

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Dr. Angelo Cigarini

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12 - Visite pediatriche, broncopneumologia, allergologia respiratoria e alimentare

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Competenza e concretezza

Per la loro complessità e aumentata frequenza, soprattutto le malattie respiratorie e allergiche di età pediatrica e adolescenziale necessitano sempre più di interventi specifici che vadano oltre la medicina generale. Questa specificità tuttavia non deve perdere i contorni della concretezza e del giusto equilibrio tra la patologia riscontrata e le terapie prescritte. Ciò significa avvalersi di test diagnostici approfonditi che aiutino a definire interventi mirati e realmente applicabili, evitando misure o privazioni non strettamente necessarie.

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Un punto di contatto tra la medicina specialistica e il pediatra di base

Questo approccio specialistico e concreto al tempo stesso, unito a una lunga esperienza come pediatre di base, consente alla Dr.ssa Simonetta Pistocchi e alla Dr.ssa Mariassunta Torricelli di mettere le famiglie nelle condizioni di affrontare il percorso di cura con piena consapevolezza, informandole sulle ragioni di ogni misura intrapresa e affiancandole anche negli aspetti più pratici, come il contatto diretto con il medico di base in caso di necessità.

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Test diagnostici utilizzati

  • Spirometria di base

  • Spirometria dopo broncodilatazione

  • Prick Test con allergeni respiratori ed alimenti

  • Prick by prick con allergeni freschi come frutta e verdura

  • In caso di allergia documentata dai prick test, possono essere fatti approfondimenti diagnostici con l'ausilio dei test di allergologia molecolare. L'interpretazione di questi test permette in diversi casi di distinguere le allergie lievi da quelle potenzialmente gravi.

 

Patologie trattate

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Dr.ssa Simonetta Pistocchi

  • Patologie dell'età evolutiva in genere

  • Patologie respiratorie (asma bronchiale, infezioni respiratorie ricorrenti, tosse persistente, rinite allergica)

  • Dermatite atopica

 

Dr.ssa Mariassunta Torricelli

  • Patologie dell'età evolutiva in genere

  • Patologie respiratorie (asma bronchiale, infezioni respiratorie ricorrenti, tosse persistente, rinite allergica)

  • Dermatite atopica

  • Allergie e intolleranze alimentari

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6 - omeopatia
4 - Diagnosi
2 - approccio psicologico
3 - Autosvezzamento
5 - Logopedia
7 - Osteopatia neonatale
8 - Recupero funzionale
11 - Visite ped e diagn
10 - Valutazione posturale
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