Quanti di noi con il passare degli anni, hanno avvertito almeno una volta la sensazione di “giramento di testa”?
Il primo compito diagnostico è distinguere tra vertigini, dizziness o instabilità.
Secondo Bisdorf, le seguenti descrizioni possono essere trasposte nei corrispondenti termini medici:
Vertigini: “la sensazione che le cose girino o si muovano”
Dizziness: "una sensazione di stordimento, vuoto o vertigini"
Instabilità: “sentirsi instabile, sul punto di perdere l'equilibrio”
Le vertigini o vertigo sono quindi strettamente legate ad una sensazione di rotazione intorno alla testa. L'impressione comune è la sensazione di perdita di una relazione soggettiva stabile con l'ambiente. La vertigine è molto simile a ciò che si sperimenta su una giostra.
La dizziness o capogiro è talvolta confuso con l'instabilità e il termine è spesso usato popolarmente. Include una moltitudine di sintomi il cui denominatore comune sono la sensazione di perdita di stabilità e di consapevolezza della posizione del corpo nello spazio. La dizziness è molto simile alla sensazione vissuta su una barca o quando si è ubriachi. Sia la vertigo che la dizziness possono essere spontanee o provocate dal movimento del testa e/o il corpo, presentandosi così come attacchi acuti improvvisi e imprevedibili.
L'instabilità è la consapevolezza che il movimento come capacità di mantenere l'andatura costante o il movimento ad alta energia desiderati, non vengono eseguiti correttamente. L'instabilità è strettamente correlata all'interazione dinamica con l'ambiente. Sebbene i pazienti possano avvertire vertigini o capogiri anche se sdraiati supini o seduti, l'instabilità si percepisce quando si cammina, spesso fuori casa.
Durante l'anamnesi la modalità con cui il paziente racconta la propria storia può suggerire al clinico alcune altre caratteristiche e orientare il trattamento riabilitativo.
Dott.ssa Francesca Girasole, fisioterapista
Yardley L, Owen N, Nazareth I, Luxon L (1998) Prevalence and presentation of dizziness in a general practice community sample of working age people.
Br J Gen Pract 48:1131-1135
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