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Otite: i rimedi omeopatici che aiutano ad alleviare i sintomi

Aggiornamento: 1 mar

La cura dell’otite e delle sue cause primarie richiede sempre l’intervento dello specialista. Ci sono però alcuni rimedi naturali, alternativi a quelli farmacologicamente più pesanti, che possono essere usati per attenuare il disagio e i disturbi più evidenti.



Elencherò di seguito una serie di rimedi omeopatici impiegati nell’uso dell’otite. Sottolineo però che si tratta solo di rimedi che hanno la funzione di alleviare il sintomo, non di eliminarne la causa. Per intraprendere una terapia risolutiva vera e propria è necessario sempre rivolgersi allo specialista omeopata che deciderà la cura più adatta in base alle caratteristiche costituzionali del singolo paziente.


Aconitum napellus 30CH

Si somministra in fase iniziale (entro 24 ore dalla comparsa dei sintomi) in caso di esordio improvviso e violento, di solito dopo esposizione ad aria o vento freddo, quando compaiono febbre alta, dolore acuto, sensazione di bruciore all’interno dell’orecchio e forte arrossamento all’esterno. In genere questi sintomi peggiorano nelle ore notturne e al caldo.


Apis mellifica 30CH

È indicata in caso di orecchio rosso e quando il paziente lamenta una sensazione di tappo a causa del gonfiore delle membrane del canale uditivo, oltre a forte dolore e bruciore. Può comparire febbre, il dolore peggiora con il calore e migliora con le applicazioni fredde.


Arsenicum album 30CH

Quando l’orecchio non appare rosso ma sono presenti secrezioni trasparenti o albuminose. Il dolore, bruciante, è alleviato solo dal calore e peggiora con il freddo.


Belladonna 30CH

È da somministrare in quei casi di otite che si manifesta più spesso a destra, con un esordio improvviso a seguito di un colpo di freddo o di una faringite. Il dolore è pulsante e il canale auricolare appare arrossato. Può esserci febbre alta.


Chamomilla 30CH

È il rimedio più comune, da utilizzare quando il paziente appare pallido, con una guancia arrossata e una no. Quella arrossata appare calda, con la pelle tesa. Compare febbre alta; il paziente è irrequieto, capriccioso e non trova pace per via del dolore molto acuto. I sintomi peggiorano di notte, in presenza di calore e con bevande calde.


Mercurius 30CH

In caso di dolore acuto e lancinante come provocato da una lama, di secrezioni giallo-verdi accompagnate da febbri intermittenti, brividi e intense salivazioni. I sintomi peggiorano durante la notte, nel corso della quale il paziente tende a sentire freddo pur sudando nello stesso tempo.


Pulsatilla 30CH

Quando il dolore è martellante e sono presenti secrezioni dense giallastre. Può comparire febbre, il paziente appare insolitamente piagnucoloso e bisognoso di coccole. I sintomi migliorano con il fresco e il movimento.

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