top of page

Esposizione solare nei bambini

Immagine del redattore: Maria MaranòMaria Maranò

Come ogni anno con l’arrivo dell’estate e le prime vacanze, tornano i dubbi e le preoccupazioni dei genitori su come proteggere i bambini dall’esposizione al sole.




Il sole fa bene ai bambini, migliora il tono energetico, stimola il sistema immunitario, favorisce la produzione di Vitamina D e aiuta lo sviluppo delle ossa, favorisce il sonno. E’ importante però andare in vacanza in tutta sicurezza, la pelle dei bambini è infatti molto delicata e più sensibile di quella degli adulti, per questo è fondamentale evitare scottature ed irritazioni.

 

E’ importante esporsi al sole gradualmente, iniziando con pochi minuti e aumentando gradatamente; i pericoli maggiori di scottature e di accumulo delle radiazioni, sono infatti proprio legati alla vacanza breve, soprattutto a quella del fine settimana: l’organismo ha bisogno di tempo per abituarsi al cambiamento di clima e per mettere in atto i meccanismi di difesa, soprattutto in un bimbo piccolo in cui le difese sono ancora non del tutto mature. E’ sempre bene accertarsi che nel luogo di una vacanza ci sia la possibilità di avere degli spazi con ombra, per poter sostare con il bimbo.


Comunque nei primi sei mesi di vita del bambino è sempre meglio evitare il più possibile l’esposizione diretta alla luce solare, il passeggino/carrozzina è sempre meglio posizionarlo in una zona d’ombra e gli occhi del bambino non diretti in direzione del sole. Il sole può essere pericoloso anche in presenza di luci riflesse e quindi, anche all’ombra, per il riverbero del sole si corre il rischio di scottature, è meglio non sostare a lungo e mai nelle ore più calde. Evitare di recarsi in spiaggia durante le ore più calde della giornata, tra le ore 12.00 e le 16.00, le ore indicate per l’esposizione al sole del bambino sono quelle del primo mattino e del tardo pomeriggio.

 

E’ sempre indispensabile proteggere la testa del bambino con un cappellino con visiera di cotone, in modo da evitare cefalee, colpi di sole e scottature del cuoio capelluto. Ma anche nei bambini più grandicelli, soprattutto nei primi giorni di vacanza, quando la pelle è ancora chiara è utile far indossare una maglietta leggera di cotone o alte fibre naturali, sempre per evitare che i raggi possano colpire direttamente la pelle. Oltre al cappellino, se il bambino ha già una età per gli occhiali da sole, è bene abituarli sin da subito ad indossarli, proprio come mamma e papa!

 

Naturalmente accertarsi di un prodotto di qualità e non scadenti, comprati all’ultimo minuto; devono avere un filtro solare ottimo (marchio CE), per evitare danni alla retina provocati dai raggi ultravioletti, devono possedere delle lenti scure che invece garantiscono una giusta protezione dai raggi, i colori consigliati sono marrone, grigio o verde, le lenti leggere ed infrangibili, come anche la montatura abbastanza confortevole, ma soprattutto ben centrata rispetto agli occhi per evitare che il bimbo guardi al di sopra o al di sotto degli occhialini. E’ comunque più semplice rivolgersi ad un ottico professionista che possa darci tutte le informazioni giuste.

 

E poi mai in spiaggia senza la crema solare giusta, è importante applicare la crema su tutto il corpo e sul viso e ripetere l’applicazione più volte al giorno, soprattutto se il bambino entra ed esce spesso dall’acqua. Se la crema non è stata mai utilizzata in precedenza, prima di applicarla su tutto il corpo è sempre bene applicarne una piccola quantità in una piccola zona dl corpo, per assicurarsi di eventuali reazioni allergiche, e una volta a casa non dimenticare una buona crema doposole per idratare fondo la pelle. Occorre utilizzare prodotti solari con filtri che proteggano dai raggi UVA e UVB. Nei prodotti per bambini il fattore di protezione dagli UVB è in genere molto alto, va applicato su tutte le parti esposte, almeno 30 minuti prima dell’esposizione al sole, fino a 6 anni la protezione deve essere massima, non solo creme 50+, ma anche prodotti resistenti all’acqua e quelli più persistenti.

 

Filtro fisico o chimico?

Le molecole che vengono utilizzate come filtri solari sono diverse da Paese a Paese, ad esempio l’Unione Europea consente l’uso di 28 molecole che possono essere utilizzate all’interno di prodotti cosmetici.

 

I filtri solari chimici sono delle molecole sintetiche in grado di assorbire e scomporre le radiazioni del sole, ci possono essere anche dei filtri chimici naturali, per esempio il gamma-orizanolo che si estrae della crusca di riso, poi l’acido cinnamico contenuto nella cannella, i carotenoidi, la vitamina E ecc.

 

I filtri solari fisici sono formati da piccole particelle di minerali: l’argille, lo zinc oxide ed il titanium dioxide, riflettono le radiazioni e sono indicati per i soggetti allergici, un solare efficace contiene entrambi i filtri.

 

Cerchiamo anche in etichetta la sigla SPF (sun protection factor, fattore di protezione al sole), più adatta al proprio fototipo che protegge dagli UVB (da 8 a 15 è bassa, 50+ è molto alta). Con il caldo il bambino perde molti liquidi attraverso il sudore, che vanno reintegrati, per evitare i rischi di disidratazione ed i colpi di calore che possono portare ad ipertermia (temperatura del corpo molto alta). I lattanti ed i bambini piccoli si adattano meno facilmente dell’adulto alle temperature elevate, per questo bisogna evitare di sostare per molto tempo in luoghi chiusi, surriscaldati e scarsamente ventilati. Ricordarsi anche che la temperatura all’interno di un’automobile, parcheggiata al sole, può salire rapidamente e l’ipertermia nel bambino può avvenire in soli 20 minuti.

 

E’ importante prediligere una alimentazione leggera costituita da un regolare consumo di acqua fresca, per reintegrare i minerali persi con la sudorazione, di vegetali freschi (lattuga, zucchine, fagiolini, carote) e frutta fresca, in particolare quella contenente molta acqua come anguria e vitamine essenziali come melone, albicocche, pesche, fragole, mirtilli, ciliegie. Se il bambino non accetta la frutta la si può presentare sotto forma di ghiaccioli alla frutta, succhi e frullati.


A volte nonostante tutti gli accorgimenti, l’esposizione ripetuta e prolungata ai raggi UVA e UVB può comportare dei rischi che possono essere anche fastidiosi, fenomeno frequente soprattutto negli ultimi anni, a causa della riduzione dello strato di ozono nell’atmosfera. Possono quindi comparire le “luciti” o eritema solare, una infiammazione della pelle, compare dopo poche ore sulle zone esposte al sole; in una prima fase queste zone si arrossano, come una scottatura superficiale e può esserci anche un leggero prurito, il tutto scompare gradualmente, dopo applicazione di una crema dopo-sole idratante (forma più leggera).


A volte l’eritema solare si può presentare come una ustione di I° grado, caratterizzata da un arrossamento più accentuato, gonfiore (edema) e dolore al toccamento (forma media).

Mentre la scottatura di grado più intenso si può manifestare come un’ustione vera (forma più grave), con forte arrossamento, dolore, bruciore e comparsa di vescicole ripiene di liquido (flittene) che provocano intenso prurito, ci può essere febbre, cefalea, brividi, vertigini e nausea.


I rimedi omeopatici possono essere di grosso aiuto nel caso di danni cutanei da esposizione al sole, agendo sui sintomi e sulle lesioni presenti, senza avere effetti collaterali e possono anche essere utilizzati come prevenzione prima dell’esposizione al sole, in soggetti predisposti ad eritemi solari.



Medico Chirurgo specializzato in pediatria

32 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


iscriviti alla mailing list

riceverai aggiornamenti sulle attività del Centro Salus

  • Youtube

Centro Salus - Via Einstein 9/2 - 42122 - Reggio Emilia - +39. 0522 332291

© 2022 Centro Salus. - P.I. 01451670358

Direttore Sanitario: Dr.ssa Alessandra Grisanti

privacy policy / informativa al trattamento dati personali

credits

bottom of page