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Scoliosi nel bambino

Aggiornamento: 1 mar



Originalità della formazione:

  • protocollo originale del trattamento ortopedico Lionese con il gesso digitale e il busto ARTbrace

  • distinzione fondamentale tra scoliosi di evoluzione caotica e scoliosi di evoluzione lineare

  • l'integrità tensionale e la deformazione plastica: basi del Metodo Lionese

La nuova classificazione di Lenke è attualmente utilizzata nella chirurgia nell’ortesi delle scoliosi. Essa e’ ugualmente di grande utilità in rieducazione e facilita molto la comprensione della scoliosi e l’utilizzazione dei protocolli rieducativi.


1.1 Linee guida per il trattamento conservativo della scoliosi (SOSORT consensus)


1.2 Etiopatogenia



Scoliosi: Etiopatogenia 11'56 minuti


1.2 Scoliosi caotica (deviazione)



Scoliosi Caotica 20'51 minuti


Definizione: paramorfismi, attitudine scoliotica, scoliosi strutturale. Le piccole deviazioni del rachide pongono numerosi problemi: la deviazione è strutturale? Essa e’ primitiva o secondaria? E’ evolutiva ?

Il Paramorfismo è una esagerazione dell’asimmetria naturale del rachide, esso si associa spesso ad una plagiocefalia e ad una asimmetria della muscolatura.

L’attitudine scoliotica è una compensazione rachidea di una asimmetria a livello delle cinture, per esempio ineguaglianza di lunghezza degli arti inferiori. Il rialzo è giustificato quando non accentua la gibbosità.

La scoliosi strutturale idiopatica è una scoliosi con un angolo Cobb maggiore di 10 ° che persiste in decubito. Essa è di origine multifattoriale , non si tratta quindi di una malattia ma di un sintomo.

Evolutività tra 10° e 25° Cobb. Non esiste nessun criterio che permette di prevedere l’evolutività . Questa evolutività non è lineare , ma si avvicina alla teoria del caos deterministico. La teoria del caos deterministico dà indicazione da seguire:

  • stretta sorveglianza della scoliosi, con controlli annuali nel periodo pre-pubertario, ogni 6 mesi in periodo pubertario

  • se un piccolo difetto della postura a livello dei piedi, dell’articolazione mandibolare può essere il piccolo elemento che scatena la scoliosi, la correzione apportata non può pretendere di correggere una scoliosi strutturale

  • la rieducazione non si propone di evitare il terremoto scoliosi, ma di costituire una costruzione antisismica che ne limiti gli effetti catastrofici

  • il trattamento preventivo non ha senso, per contro ha senso il trattamento precoce


La scoliosi è la rappresentazione concreta della teoria del caos applicata al rachide; Il sistema è:

  • aperto (verticalità, scambio con l’esterno)

  • complesso (multifattoriale)

  • discontinuo (soglie)

  • imprevedibile ( effetto farfalla)

  • deterministico (non dovuto al caso)

  • modellizzabile (4°dimensione frattale)

  • cambiamento della fase fisiologica della pubertà


1.3 Scoliosi lineare (deformazione)

Basi biomeccaniche della scoliosi

Evoluzione in periodo pubertario delle scoliosi con più 25 ° Cobb. L’evoluzione delle scoliosi con più di 25 ° Cobb è stata precisata dalla Signora Duval-Beaupere. Tale evoluzione è maggiore in periodo pubertario ascendente ( 11 -13 anni per le ragazze e 13-15 anni per i ragazzi).


Classificazione delle scoliosi secondo Lenke

La nuova classificazione di Lenke prende il posto dell’antica classificazione di King . Essa comporta 6 forme anatomo radiologiche ,un modificatore lombare e un modificatore sagittale.

  1. toraciche

  2. doppia toracica

  3. doppia maggiore ( toracica e lombare )

  4. tripla curva

  5. toraco-lombare o lombare (più distinzioni) senza torace strutturale (senza rotazione)

  6. toraco-lombare o lombare con toracica strutturata (con rotazione)


Modificatore lombare

Si traccia una perpendicolare dal centro del piatto sacrale.

  1. peduncoli della vertebra apicale ( L3 ) da una parte e dall’altra della verticale.

  2. peduncolo concavo tangente alla verticale.

  3. vertebra al di fuori della verticale.

Modificatore sagittale

+ = ipercifosi toracica >40° N = cifosi normale 10°-40° - = ipocifosi toracica <10°


Questa classificazione determina la realizzazione delle ortesi e della rieducazione:


Per esempio:

Modificatore lombare A = mobilizzazione in apertura della concavità toracica Modificatore lombare B = Mobilizzazione in apertura della concavità toracica associato allo shift lombare Modificatore C = apertura dell'angolo ilio-lombare


Criteri evolutivi

Alcuni aspetti sono fondamentali per la programmazione della rieducazione:

  • segni paradisplasici; magrezza, lassità cutanea, aracnodactilia

  • asimmetria costale e gibbosità angolare rendono difficile l’applicazione dell’ortesi e il modellamento manuale

  • disequilibrio dell’asse occipitale

  • dorso piatto che giustifica una rieducazione e l’ortesi in cifosi

  • iper rotazione cioè a dire la discordanza tra angolo di cobb e rotazione della vertebra apicale

  • le curve corte, più difficile a ridurre


Scoliosi idiopatica e altre etiologie

La scoliosi idiopatica può essere paradisplasica. Mentre per le altre eziologie si distinguono essenzialmente:

  • la scoliosi neurologica che comporta abitualmente una grande curva toracolombare in cifosi

  • la scoliosi displasica con importante dorso piatto in un contesto di Marfan

  • la scoliosi recklinghausen con assottigliamento del muro posteriore e displasia del collo delle coste

  • la scoliosi congenitale che può creare da una parte e dall’altra malformazione delle curve di compenso che evolvono per loro conto al momento della crescita pubertaria

Tutte queste scoliosi evolvono secondo un modello lineare.


1.4 L'integrità tensionale della colonna vertebrale:



Integrita Tensionale 10'24 minuti

Concetto di tensegrità

15-35 anni l’attività sportiva di alto livello


1.5 Early Onset Scoliosis ( infantile, juvenile) e crescita

La crescita unica e discontinua dell'homo sapiens: pubertà, massa ossea.


1.6 Natura 3D della scoliosi idiopatica



Natura 3D della scoliosi idiopatica 21'38 minuti EMC Bari 2016 Basi matematiche della colonna torsa Caratteristiche della deformazione tridimensionale della scoliosi Valutazione delle deformità vertebrali: tecnologia EOS 3D (25 volte meno irradiazione)


1.7 Fisioterapia: il Metodo Lionese



Metodo Lionese Fisioterapia 48'42 minuti

Storia del Metodo Lionese: 200 anni fa Gabriel Pravaz a Lione...

PSSE (Phyiotherapy Scoliosis Specific Exercises)

Basi anatomo-fisiologiche del Metodo Lionese



Anatomo-Fisiologia 15'39 minuti Fisioterapia per la scoliosi caotica Preparazione al Gesso Regionale digitale Fisioterapia associata all'ARTbrace Dynamic beam, Il piatto basculante Digitale


1.8 Trattamento Ortopedico Conservativo

Indicazioni del trattamento ortopedico conservatore


Obiettivi e Prescrizione dei busti

Esistono numerosi corsetti che abbiamo raggruppato secondo le loro caratteristiche biomeccaniche e abbiamo precisato l’indicazione in funzione dell’età e della forma anatomo-radiologica. I criteri biomeccanici sono:

  • tridimensionalità della correzione

  • possibilità di regolare l’ortesi in relazione alla crescita

  • rischi di compressione della gabbia toracica

  • corsetti corti per le forme lombari Lenke 5

  • espansione della concavità e orizzontalizzazione delle coste

  • decompressione discale tra la cintura scapolare e pelvica

I corsetti per la scoliosi:

  • Conchiglia notturna per la scoliosi della nascita

  • Corsetto di Milwaukee durante l’infanzia

  • Corsetto monocoque in desinflessione notturna per le forme toraco-lombare

  • Corsetto polivalve regolabile in periodo pubertario ascendente

  • Corsetto monocoque con apertura anteriore in periodo pubertario discendente

  • Corsetti corti per le forme lombari (tipo 5 de Lenke)


Prima l'età di 11 anni (femmine) e 13 anni (maschi), l'ortesi di Milwaukee notturna è il protocollo più spesso utilizzato, qualsiasi sia l'etiologia della scoliosi (ad esempio congenitale).


Il corsetto gessato riduttore e attualmente il Gesso Regionale Digitale

Il protocollo lionese comporta un tempo di riduzione prima della contenzione. (Deformazione plastica) Questa riduzione viene effettuata con un corsetto gessato realizzato in modo ambulatoriale, associato ad una rieducazione specifica. In funzione dell’angolazione, dell’evolutività e della rigidità i tempi del gesso variano da 1 a 4 mesi.

I vantaggi del corsetto gessato sono multipli:

  • correzione massimale ottenuta quando la colonna non e’ ancora rigida

  • riduzione ottimale con allungamento muscolo-legamentario

  • migliore adattamento all’ortesi che viene indossata positivamente

  • test di riducibilità della curva toracica superiore per le forme 5-6

Il Gesso Regionale Digitale utilizza il concetto di blocchi di Schroth per una correzione specifica di ciascun blocco sul piano frontale e sul piano sagittale. La detorsione nel piano orizzontale è la conseguenza della legge dei movimenti accoppiati di Panjabi



Digitale Regionale in 3 tempi 49'51 minuti - ECM Catania 17/9/2016



Enna Gesso Digitale Regionale Tempo Reale 7'36 minuti - Pratica

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