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Come guarire dalla cistite con l’omeopatia

Aggiornamento: 1 mar

Per chi soffre di cistite batterica recidivante e cronica, il trattamento omeopatico può offrire una soluzione definitiva e priva di effetti collaterali.



Le cistiti ricorrenti o recidive o croniche da germi intestinali sono un fatto molto frequente.


Come prima cosa bisogna valutare sempre le condizioni di svuotamento dell’intestino, il ritmo e il benessere colico. Nel caso le funzioni dell’alvo non siano regolari, occorre prima di tutto ripristinarle.


Molte delle pazienti che soffrono di questi disturbi presentano almeno 7 mesi di sintomi infiammatori del basso tratto urinario a cui corrispondono urino colture positive per Escherichia Coli. Spesso si sono già sottoposte ad almeno due cicli di antibiotici, ma dopo 2/3 mesi ripresentano sia i sintomi che gli esami urino colturali positivi per il Coli.


Alcune, dopo il primo trattamento antibiotico mirato, mostrano resistenze sui principi attivi più comuni, altre iniziano una terapia di prevenzione con estratti vegetali derivati dal cranberry, senza avere né benefici biologici né sintomatici.


In questi casi, bisogna intervenire con un protocollo terapeutico isoterapico, finalizzato alla rigenerazione dei tessuti uroteriali cioè le pareti interne di vescica, ureteri, bacinetti renali e tratto prossimale dell’uretra, ma soprattutto alla modulazione degli agenti antinfettivi biologici residenti senza causare effetti collaterali o altri disturbi secondari come vaginiti, alterazioni dell’alvo, sindrome emorroidaria da antibiotici.


Di seguito riporto una terapia sequenziale che si è rivelata un efficace trattamento delle recidive di cistite batterica da Escherichia Coli, con risultati stabili nel tempo. Sottolineo però che deve essere affiancata da una terapia costituzionale calata sulla singola paziente, per la quale è sempre indispensabile rivolgersi allo specialista omeopata.


Il protocollo è costituito dalla somministrazione serale, distante almeno due ore dalla cena, di una capsula di rimedio specifico in questa sequenza:

  • Lunedì – FORTAKEHL (Penicillium roquefortii, per ogni interferenza gastrointestinale che possa dare infezioni batteriche)

  • Martedì – LATENSIN (Bacillus cereus, per patologie latenti, alternanza fasi di salute a recidive, debolezza vescicale e affezioni croniche)

  • Mercoledì – FORTAKEHL

  • Giovedì – RECARCIN (Bacillus firmus, per disturbi della mucosa intestinale, patologie subacute, mucositi, sierositi. Per immunizzazione specifica, antibatterica e antibiotica)

  • Venerdì – FORTAKEHL

  • Sabato – UTILIN (Bacillo subtilis, per flogosi acute recidivanti e croniche)

Inoltre, è importante consumare 1 litro di acqua fuori pasto durante tutta la giornata. Nella fase notturna, per favorire il lavoro di filtrazione renale che avviene prevalentemente di notte, si può assumere 1 cucchiaino da caffè di polvere di Alkimo da sciogliere in 200 ml di acqua da sorseggiare dopo cena fino al momento di coricarsi, per 5 settimane.


Questo è un protocollo generico; ogni persona è a sè.

Ricordiamo di rivolgersi al proprio medico specialista.

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