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Il doppio vantaggio della biomesoterapia

Aggiornamento: 1 mar

Rispetto alla mesoterapia classica, la biomesoterapia abbina al beneficio dei rimedi omeopatici-omotossicologici iniettati lo stimolo dell’agopuntura. Un aiuto più naturale contro numerose patologie ma anche contro inestetismi estetici come la cellulite.



Punto d’incontro tra omeopatia e agopuntura, la biomesoterapia svolge un’ottima azione antidolorifica

antinfiammatoria, trovando applicazione in numerose patologie come artriti e artrosi, problemi di natura muscolare caratterizzati da gonfiore e dolore, contratture, nevralgie, sciatica, emicranie, patologie venose e linfatiche. Inoltre, è indicata nei disturbi di natura estetica quali cellulite, obesità, inestetismi cutanei.


La sua metodica consiste nell’iniettare al paziente, per via intradermica o sottocutanea, attraverso micropunture con aghi molto sottili e pressoché indolori, piccole quantità di rimedi omeopatici-omotossicologici in soluzione, scelti in base alla diagnosi.


La biomesoterapia sfrutta la tecnica della mesoterapia classica (iniezione di sostanze terapeutiche in piccolissime quantità nel derma attraverso monoago), dalla quale si differenzia per l’uso di rimedi omeopatici-omotossicologici e la loro applicazione nei punti di agopuntura, abbinando così allo stimolo agopunturale quello dei rimedi iniettati.

Il procedimento offre numerosi vantaggi:

  • il modo e il punto di somministrazione (corrispondente, oltre che a punti di agopuntura, anche a zone di proiezione cutanea dell’organo sede di un processo patologico, o a zone di proiezione del dolore e cicatrici);

  • la possibilità di trattare contemporaneamente più patologie;

  • l’assenza di reazioni allergiche (la pratica non ha mai evidenziato reazioni allergiche di una certa importanza, anche se non possiamo escludere completamente la possibilità che, in soggetti particolarmente sensibili, queste possano manifestarsi);

  • nessun effetto collaterale (la diluizione omeopatica del rimedio evita l’effetto ponderale del farmaco e il manifestarsi di sintomi che possono accompagnare una terapia allopatica);

  • la possibilità di usare questi rimedi anche durante la gravidanza, facendo attenzione a determinati farmaci e alla scelta dei punti di agopuntura;

  • la personalizzazione della terapia, in quanto i rimedi sono scelti considerando il fatto che ogni paziente è diverso dall’altro e che le stesse patologie possono manifestare delle variabili secondo la reattività della persona.

La biomesoterapia è un atto di esclusiva competenza del medico, poiché presuppone una diagnosi, una valutazione circa l’utilità dell’impiego rispetto ad altre soluzioni terapeutiche, una scelta farmacologica, il consenso informato da parte del paziente. Un ciclo di biomesoterapia prevede un numero di sedute (da 8 a 10) con una frequenza che varia in funzione della gravità e, soprattutto, dalla cronicità della patologia. Può essere sufficiente una seduta per risolvere una dolorosa sciatalgia, come diverse applicazioni per trattare una cervicalgia di vecchia data, per la quale può essere indicato eventualmente un richiamo mensile, onde evitare ricadute invalidanti.


Dr.ssa Gianna Magnanini - Medico chirurgo specializzata in agopuntura e omotossicologia.

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